Gang Of Ducks ha come base su un attitudine raw, artigianale
ed handmade. Recupero di materiali riciclati e in disuso, creazione di
video particolari guerrilla style, anonimato sono solo alcune delle
peculiarità che caratterizzano questo progetto, creato sull'asse Berlino
- Torino, di cui volutamente si sa poco o nulla (strano, raro
soprattutto, che qualcosa nato a Torino, città dai mille segreti, sia
strano e misterioso. N.d.r).
Gang Of Ducks è anche un etichetta. La prima uscita è firmata Traag.
Press release all'osso, ancor meno informazioni scritte sopra.
Quello che si percepisce è un suono distorto, confuso, al
limite tra il cacofonico ed il post wave. Analogicamente sporco,
impolverato, impiastricciato, prodotto in condizioni sicuramente non
favorevoli alla creazione.
"White Wall" e "Bantam" provengono dallo stesso substrato
culturale unto e disagevole, dal quale può nascere solamente nonsense
tempistico e synthoni, campioni degradati batterie gracchianti.
Vaghe Stelle ridefinisce e lima riordinando un
contesto, quello di "White Wall", ritmicamente sconnesso e fuori dalla
normalità sonora mentre G.O.D lo santifica (nomen omen?) elevando il
tutto ad una profondità diversa, nel tentativo di lavare il peccato
originato da un amore evidentemente non corrisposto.
Un dubbio assale l'ascoltatore: è la superficialità che
rende volutamente sordi o è la sordità della morale anestetizzata che
impedisce al genere umano di captare le urla di protesta di chi non ha
più nessun modo di farsi sentire se non l'immagine, il suono, l'arte?
A voi la scelta. O meglio, l'ascolto.
Andrea Thelonious
Tracklist:
A1. White Wall
A2. Bantam (Vinyl only)
B1. White Wall (Vaghe Stelle Reworks)
B2. White Wall (G.O.D. Reworks)
A2. Bantam (Vinyl only)
B1. White Wall (Vaghe Stelle Reworks)
B2. White Wall (G.O.D. Reworks)
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