lunedì 4 ottobre 2010

Cyndi Lauper: Memphis Blues

Ultimamente mi è capitato di preparare una parmigiana di melanzane per amici. Un gesto semplice, ma apprezzato, con mi grande stupore. Stupore si, perché nell’era del digitale, si insomma.. della condivisione globale di idee, film e ricette, tutti conoscono già tutto e stupirsi per qualcosa di semplice è già di per se una cosa che può essere considerata eccezione.
Prendi Cyndi Lauper: chiunque conosce la carriera di questa cantante, chiunque saprà indicarti il percorso di questa artista; chiunque potrebbe raccontarvi aneddoti particolari, ma non io. Io che la musica la ascolto un po’ tutta, ma che ho sempre pensato che “Girls just want to have fun” fosse un pezzo di Madonna. Stupito? lo sono anch’io.. soprattutto nell’apprezzare questo Memphis Blues.


Mi sono sentito spiazzato non tanto per il genere dell’album (sin dal titolo, un’idea te la puoi già fare), ma da come qualcosa di semplice mi abbia colpito a fondo. Si perché questo è un bell' album. Non riesco a usare altri aggettivi se non questo. Ma cosa significa bello? Immagino che sulla definizione di questo concetto si siano arrovellati per secoli i più grandi pensatori, ma ero convinto che con una breve ricerca via internet avrei trovato un modo semplice per definire questo aggettivo, ergo per raccontare questo lavoro. Invece niente. Così provo a fare da me: ogni volta che mi sforzo di cucinare qualcosa di buono, sono sempre curioso del parere altrui, che puntualmente si riduce a -”Buono!”. - “Ma come? (penso ogni volta) faccio uno spago alla bottarga, una tartare, la parmigiana e l’unica parola che mi dici è sempre buono?? Dimmi di più! “. Ecco fermo lì.
Io questo album lo trovo Bello perché è proprio come uno spaghetto aglio e olio: sarà anche qualcosa di semplice, non sarà certo cucina molecolare come quella di Ferran Adrià, ma è ruspante, vero, piacevole da ascoltare (a ogni boccone). Già dall’antipasto “Just Your Fool” con Charlie Musselwhite, tutto è croccante e saporito; e siccome l’occhio vuole la sua parte proseguendo tutto ricorda il colore rosso dei capelli dell’ormai signora Lauper certo, ma con un gusto che solo la cucina popolare sa esprimere. Ma è quando arriva il primo “Early in the mornin” con B.B. King e Allen Toussaint che capisco che non c’è una traccia che può essere estrapolata per raccontarti questa cena. Solo forse quando arriva l’amaro dell’assolo di chitarra di “Crossroads”, capisci che quella che è appena trascorso è stata davvero una Bella serata. Tutto qua. Qualcosa di Bello a cui vorrei tanto che tu partecipassi.
Ah.. a proprosito: My name is Earl.

posted by Ivan Minuti
Highlights:
06 Down Don't Bother Me
03 Early In The Mornin' 



Cyndy Lauper - Memphis Blues
Downtown Music, Mercer Street

Nessun commento:

Posta un commento