giovedì 24 febbraio 2011

Giornata Nazionale della riduzione dello Smog per volontà popolare



Oggi vi parliamo di un'iniziativa che richiama la "volontà popolare", sa tanto di Riappropriazione - e a noi, questa parola piace un sacco.
ESTERNI quest'anno ha preso in mano la mal gestita (dal/i Comuni) emergenza smog e ha indetto una giornata dal divertente ed evocativo nome "Please don't Smog", in cui a decidere le sorti dell'aria che respiriamo sono chiamati ad agire i cittadini stessi, bando alle ciance (e alle domeniche senza traffico, o peggio, alle targhe alterne).
L'invito alla mobilitazione è per venerdi 25 febbraio, fate un check di cosa è stato organizzato nella vostra città (iniziative speciali a Milano, Torino e Palermo) e siate i primi a darvi da fare partecipando e documentando le vostre azioni anti inquinamento!


Trovate sul blog ufficiale dell'evento tutte le informazioni e il fantastico KIT downloadabile che vi assicuro, è gia entrato nella mia top 5 del mese.

posted by Francesca

25.02.2011
giornata nazionale della riduzione dello Smog 
per volonta popolare
EVERYWHERE
EVERYONE

martedì 22 febbraio 2011

RADIOHEAD | The King of Limbs

E' uscito il nuovo disco dei Radiohead. Che come sempre arriva nel momento giusto, per ricordarci che le cose sussurrate spesso arrivano in modo più forte delle urla. Che la delicatezza è un virtù. Che l'arte è tale solo quando è libera. Che l'avidità non è necessaria. Un brano su tutti: Lotus Flower. Il loto, il meraviglioso fiore dai petali luminosi che cresce nelle acque profonde di stagni torbidi e fangosi.

posted by Nik Sarno

The King of Limbs, Radiohead, New album, Xl recordings

Curiosità:
1) I Radiohead rilasciarono nel 2007 il loro precedente album  In Rainbows con la formula d'avanguardia “pay what you want”, secondo la quale i fans potevano downloadare liberamente dal sito la versione digitale del'album (non ancora uscito) facendo un'offerta a piacimento (lo slogan era "it's up to you", l'offerta poteva anche essere nulla). Una sfida che durò tre mesi e che - come poi venne reso noto - fece guadagnare più di quanto "Hell to the thief",  il precedente album del 2003 rilasciato canonicamente, e mandò i Radiohead dritti al numero uno della Chart negli Usa e Uk prima dell'uscita fisica del disco - il tutto con il poco sorprendente dato che rilevò che la maggior parte dei fans non pagò proprio niente per il download.  Il box set di In Rainbows vendè 100.000 copie.

2) Con "The King of Limbs" i Radiohead non smentiscono la loro affinità alle nuove filosofie di filesharing ed al mercato indipendente, infatti la nuova release è disponibile in quattro modalità diverse:
- in download digitale: versione Mp3 a 7 €, versione Wav a 11€ (dal 19 Febbraio 2011)
- in deluxe edition:  due vinili 10", CD, digital download e artwork esclusivo in uno speciale formato da newspaper contenente 625 illustrazioni e alcuni poster, confezione in uno speciale packaging biodegradabile, a 36€. (dal 9 Maggio 2011)
Inoltre verrà sorteggiato, tra coloro che hanno fatto il preordine, il vincitore di una versione autografata di un vinile 12” contenente due brani inediti.
- l’album "concreto e ufficiale", rilasciato sull'etichetta londinese Xl Recordings, sarà disponibile in CD e LP  (dal 29 Marzo).

3) Il titolo "The King of Limbs"(lett. : "il re della membra")  parrebbe avere due possibili spiegazioni:
la prima sarebbe in riferimento a un' imponente quercia secolare che si trova nella  Savernake Forest nel Wiltshire (Inghilterra), che porta appunto questo nome.
La seconda, forse più azzardata spiegazione si troverebbe nel Capitolo 23 del Corano, che dice più o meno così:
Il luogo in cui si trova al-Khushoo è nel cuore e nel cuore è il re degli arti, quindi se uno vuole pregare con tutto il cuore gli arti seguiranno il cuore come Allah dice (nel Corano): "...e ricerca aiuto nella pazienza e Salaat veramente è estremamente pesante e difficile, fatta eccezione per Khashi'oon ". Il significato è che l'onere della preghiera è davvero pesante, tranne che per coloro che hanno Khushoo
Qusto testo un po' criptico diventa piu chiaro se leggiamo quanto scritto qui: Islamic Bookstore. "Khushoo significa calma, concentrazione, umiltà, e porta attenzione durante la preghiera"

Meglio godersi queste otto tracce. 



Radiohead: "The King of Limbs"
Xl Recordings
Marzo 2011

venerdì 18 febbraio 2011

AGORIA | Impermanence


Scartare un cd nuovo è come mangiar ciliege, ma quando è firmato Agoria, l’effetto placebo ti fa gustare quel sapore dolce e frizzante ancora prima di inserirlo nel CDJ; le mani ti solleticano ed il sorriso si trasforma in un sogghigno a dir poco malefico  perché il sig. Sebastien Devaud , aka Agoria, realizza dieci tracce sconfinando il banalismo elettronico attuale per recapitarci il suo ultimo progetto: “Impermanence”.
Come al solito ricche collaborazioni  danno profilo all’uscita solo leggendone i crediti,  la cura nell’utilizzo dei suoni e la  destrezza nel ricamare tunnel detroitiani alternati a dimensioni jaguariane ci fanno perdere nei meandri della coscienza.
Agoria sperimenta e catalizza concettuali melodie classiche scaldandoci gli animi con la voce di Amelie Bouard in “Kiss My Soul”, mentre “Souless Dreamer” molleggia deep accompagnata da un malinconico Seth Troxler in versione bollito sul divano.
Mr Devaud non ci fa scordare il fatto che a lui piace la techno, i ritmi incalzanti, le melodie vorticose e i clap con la C maiuscola e che quando c’è da fare sul serio, chiede la collaborazione al buon Carl Craig che ci ipnotizza con la sua voce calda e tremolante in Speechless.
Insomma un album da gustare tutto d’un fiato carichi e attenti, pronti a solcare le soglie dell’infinito per poi tornare indietro e pensare di fumare meno.
 
posted by Kollektiv Smokeless


Agoria - " Impermanence"
InFine - 2011

giovedì 17 febbraio 2011

What's goin' on | BY SEVERINO | #2


Eccoci con un altro contatto dalla citta' di Londra !
Per iniziare, parliamo un po' di shopping e vie interessanti. Monmouth street, in zona Covent Garden, mi è sempre piaciuta: in primo luogo perchè uno dei migliori coffee place si trova proprio qui, è il Monmouth Coffee. Ci troverete il caffè espresso fatto come si deve e anche il cappuccino, in più c'è la vendita al dettaglio di vari tipi di caffè da tutto il mondo e infatti ogni giorno scrivono su una lavagna la provenienza della miscela servita. Lo stesso bar lo trovate anche a Borough Market, altra zona tre le mie preferite, ma di questo ne parleremo un' altra volta.
Di fronte al Monmouth Coffee, non perdetevi due negozi super: Unconditional (per skinny models e pretty boys) e Murdock....per il modern englishman, un posto carico e classico dove comprare profumi, foulard e anche farsi i capelli e barba (visto che sta ritornando un po' il look totalmente "shaved").
Ultimo da segnalare nei dintorni è il negozio Coco De Mer, per chi va in cerca di oggetti un po' particolari per serate sexy e....di un vasto assortimento di biancheria per signorine Per Bene...Ahaha!

In quanto eventi questa settimana segnalo il festival di FELA alla National Theatre: la vita del grande musicista nigeriano Fela Kuti cantata e ballata da un gran cast, per quasi tre ore di ottima musica black e per una vera lezione di storia africana.

Plastic People è un localino che vi consiglio, nella zona di Shoreditch , dove la politica musicale è sempre ottima: le serate Warm infatti portano nomi come Prins Thomas, Carl Craig, Revenge e tanti altri, ogni primo venerdi del mese. E' un localino piccolo, con soffitto basso, poche luci, molto dark e gran impianto musicale...è proprio il basement perfetto!

Ora  vi lascio, sono in partenza per la California...ci sentiamo tra due settimane!

martedì 15 febbraio 2011

LCD SoundSystem | The London Sessions

Confesso di avere girato le spalle alla band di James Murphy alla quarta canzone, l’estate scorsa durante il live nella main room del Sonar: tutto già visto, immaginato, sentito. Almeno per me. Non è spocchia la mia nel parlare di quella che è per dato di fatto da considerare come una delle cose più importanti della decade appena trascorsa. E’ forse solo consapevolezza che quel suono, quella sensazione, quel rock progressivo che diventa elettronica e viceversa, è con il senno di poi, il vero tratto distintivo di quegli anni. Si perché di anni dall’omonimo album doppio ne sono passati ben cinque: in mezzo concerti quasi ogni notte, in ogni parte del globo e svariati artisti inventati, con la scusa di gestire un’etichetta discografia. Lcd soundsystem ora è tutto questo, un macrocosmo di esperienze, possibilità artistiche e creative, sempre con il comune denominatore della potenza sonora.



Questo è "London Sessions", un nuovo album, un déjà vu registrato dal vivo, presso i Miloco Studios di Londra (dove i Chemical Borthers finalizzano i loro pensieri, tanto per intenderci). Nove canzoni assemblate da capo, con nuovi arrangiamenti ed equilibri, eccezion fatta per “Your city’s a sucker” - autentica bomba teutonica bside di una delle loro prime pubblicazioni.
Dopo questa prima premessa, voglio però permettermene una seconda, ovvero che non  dimentico mai di essere stato adolescente, forse perché vivendo ancora da tale immagino che codeste parole possano finire d’innanzi a un mio simile formato diciassettenne, curioso di sapere cosa succede la fuori.
Detto questo considero questo un grande album, che forse però io non comprerei mai. Non è per il contenuto al suo interno anzi, le versioni sono si suonate dal vivo, come nei più classici studio album; forse non ho la razionalità di scindere tra la bellezza oggettiva dei brani in questione e le reminiscenze soggettive che hanno plasmato non tanto la mia persona, quanto la mia personalità.

“Daf punk is playing at my house” (indimenticabile la edit apparsa il capodanno due mila e cinque durante l’essential mix dei 2Many Djs su Bbc Radio 1), “Us & them” o ancora “All my friends” sono tracce che hanno forgiato non solo il mio orgoglio, ma quella di un’intera generazione. Per questo motivo ho definito questo disco come un grande album: perché è la fotografia migliore, la più nitida e ad alta definizione di un gruppo così maturo da fare la storia del suo tempo, così intelligente da non rincorrere se stesso e pronto a celebrare il 2 aprile 2011, al Madison Square Garden, l’atto conclusivo di una sontuosa carriera, prima del definitivo scioglimento. Ripensandoci, la mia forse è stata forse davvero spocchia, ovvero quella di poter pensare di fare a meno di un gruppo del genere.



Ci mancherete. E tu che ancora non li conosci ancora, non sai nemmeno quanto.
posted by Ivan Minuti



Lcd Soundsystem
London Session
DFA Recording, Parlophone, Emi, Virgin
2011

Sal P, voce e batterista dei Liquid Liquid, sarà a Milano per la Design Week appena due settimane dopo la data di Ny insieme a Lcd soundsystem :  
lo vedrete il 15 Aprile 2011 (Location TBD).   STAY TUNED!


 

venerdì 11 febbraio 2011

Virgo Four | box collection: RESURRECTION

Chi posizionerebbe Merwyn Sanders e Eric Lewis nell’Olimpo dei Master House
Producer di fine anni '80 alzi la mano. Molti di noi si sono chiesti: ma chi sono? Da
dove vengono e soprattutto cos’hanno mai fatto?
Beh semplice! Il duo conosciuto come Virgo Four arriva da Chicago e la loro discografia non lascia certo a bocca aperta, a stupirci è la presentazione con cui Rush Hour omaggia questi due fenomeni che non si sa per quale strano motivo non siano mai arrivati nelle grazie degli Dei dell’House Music.

Si tratta di un Box set da cinque 12” colored assolutamente da collezionare, ma anche da suonare e ri-suonare: trenta tracce old school house che non sanno per niente di vecchio, anzi, riecheggiano
nei tempi passati con lo stupore della novità.
La resurrezione. Titolo apparentemente ambizioso, ma l'ascoltatore scopre presto che non è così. Ciò che conta è la musica, il contesto storico e scoprire nel 2011 che il piatto più succulento di tutta l'abbuffata Chicago House non era ancora stato servito! "Resurrection" è un disco che apre scenari oscuri perfino ai più feroci intenditori del genere, lasciando comunque quel bagliore che continua a far cercare qualcosa di nuovo - anche se creato vent’anni fa. Echi dub, scintille anni '80 (quelle giuste) e martelli house, il tutto immerso in una via lattea di pacifico e sognante soul.
Lavoro di ricerca invidiabile per i ragazzi di Rush Hour. Più di 100 tracce demo registrate su 4-piste in vari studi casalinghi tra il 1986 e il 1990 e da cui vengono selezionate, restaurate e rimasterizzate 30 perle che ai tempi furono snobbate da parte di quello stesso mercato discografico che in pochi mesi vide comparire un esubero di produzioni-clone,  gran parte del quali di dubbia originalità e gusto. Certamente non aiutò neppure il basso profilo mantenuto dal duo, apparentemente piuttosto sterile in quanto a produzioni.


Per farla breve: se dopo venti anni ascoltiamo inediti e future hit del sound che più ci ossessiona, vuol dire che di tempo qui, ce n'è ancora per tutti!

posted by Kollektiv Smokeless



Virgo Four: "Resurrection"
Rush Hour 
cd box: 15 tracks
vinyl box (12"): 30 tracks
Febbraio 2011

martedì 8 febbraio 2011

Discodeine | Discodeine

Ascoltiamo musica dalla mattina alla sera. Lo facciamo con forza e passione sfrenata, alla ricerca dei suoni che ci fanno saltare per aria.
Dalla mattina alla sera, a volte anche troppo velocemente, ascoltiamo vinili, cd e files, tanti files, troppi files, ma nelle giornate che trascorrono veloci tra cambi e riassortimenti di scaffali pieni di musica giustissima - ma giustissima per una settimana, balzi dalla sedia con qualcosa che già dal primo ascolto lascia il segno.

C'è da dire che uno dei due soggetti in questione (Pilooski e Pentile) non è certo nuovo alle orecchie di molti. Una lunga lista di remixes, re-edits, covers (eccetera eccetera) aveva già fatto assaporare tutto lo stile inconfondibile del francese. Ma è la prova sul lungo tragitto che lascia il segno.
In un inizio duemilaundici nel quale solo la parola "Anni '90" sembra essere degna di attenzione, i due lasciano tutti quanti una spanna indietro, sicuramente in quanto a ispirazione, freschezza di suoni e melodie e non ultimo efficacia sul dancefloor (pur sempre di dance-music stiamo parlando).
Dopo i quasi 6 minuti che già ben conosciamo, comincia dunque l'esplorazione: "Falkenberg" ripulisce il suono denso di "Singular" e ci riporta sul pianeta Terra con un equilibratissimo guazzabuglio percussivo a fare da orizzonte ad un morbido risveglio mattutino.
E' dalla terza traccia che entriamo davvero nel mondo "Discodeiniano". La collaborazione con Baxter Dury (figlio del ??? Ian Dury)  ci porta in un sogno fatto di nuvole di cioccolato e crema alle fragole (detto anche fame chimica). Le pulsazioni elettroniche non tardano però ad arrivare, "Antiphonie" introduce un' intensa ripartenza con pesanti grooves che si fanno sentire per un paio di tracce, per poi culminare in "Grace", traccione gonfio di melodie non-sense e drumming feroce.
L'atterraggio dopo il volo è morbido, "Homo-Compatibile" non ci fa sbattere la testa ma allo stesso tempo ci lascia dentro la carica.
Il Viaggio procede visionario e cavernoso con “Relapse “ ; ondeggiamo sulla sedia della follia ipnotica contando carte senza valore pregando di continuare a vedere la luce per risincronizzarci euforici al french touch di “Inverte”, fresco e spensierato.
Sempre di sincro si parla, e a ricordarcelo c'è Mr. Cocker, che presta il suo distaccato approccio alla forma canzone creando un inno già consacrato dalla sacerdotessa DFA (chi lo sa lo sa).
Figures In A Soundscape vaneggia tribaleggiando e alla fine sei come espiato da tutti i tuoi peccati,
nei secoli dei secoli
Amen
posted by Kollektiv Smokeless
http://www.d-i-r-t-y.com/discodeine.html




Discodeine : " Discodeine"
Dirty records
11 febbraio 2011

giovedì 3 febbraio 2011

What's Goin' on? | BY SEVERINO | #1

YO
HEY eccoci al primo appuntamento con WHAT'S GOING ON!
Un piccolo viaggio a Londra (città dove abito da 14 anni) per curiosare tra gli avvenimenti musicali, la nightlife, i gossip di ogni genere a cui mi capita di partecipare o  che leggo & vedo in giro x la città...
Sicuramente partiamo con la vita notturna che esplode nella zona più nord est ...Dalston e'ormai diventato il quartire della night life piu'interessante con locali tipo DALSTON SUPERSTORE, THE NEST,VOGUE FABRICS e altre situazioni di warehouse vaganti;  e anche andando verso il più residenziale Stoke Newington le occasioni di far festa non mancano...un passaggio obbiligato è poi nei vari kebab shops che ci sono, visto che la zona e'molto turca.
Da segnalre Batty Bass al the Nest, dove è possibile ascoltare new drum and bass e altre sonorità attuali, come l' acid house della resident e promoter Hannah Holland.

Per parlare di musica, pare che Tori Amos stia scrivendo addirittura un musical che andrà in scena al National Theatre ad aprile 2012.

Baretto-pub che segnalo per intenditori e che vorrei restasse non troppo fashion è la French House in Soho vicino a Old Compton st...adoro questo posto di ubriaconi ....attenzione perchè bisogna rispettare i "local"che ci vanno tutti i giorni: quindi niente cellulari e rispettare lo humor inglese...poi quando sono ubriachi tutto è  più tranqui....comunque è un gran bel posto, uno dei pochissimi rimasti nel centro della città!

La rivista AnOther mag festeggierà i 10 anni il 22 febbraio con un party in Soho dove il sottoscritto avrebbe dovuto suonare,  invece vi scriverò dalla California...peccato perchè la festa sarà organizzata anche da Kate Moss...grrr

posted from London by Severino
www.myspace.com/severinodj 
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