mercoledì 30 ottobre 2013

Interview: Alex Dolby - Nefesis LP - Affekt Recordings

discosafari - Interview: Alex Dolby - Nefesis LP - Affekt Recordings


Ciao Alex, quando mi hanno detto che ti avrei intervistato mi è subito venuto in mente l'effetto esplosivo di Psiko Garden sul pubblico. E' un evergreen che tengo sempre in borsa...
Come nasce questo pezzo? 

Ciao; si Psiko Garden è un vero e proprio evergreen, ogni volta ti da le emozioni della prima volta. E' nato in una maniera molto semplice, avevo una demo fatta a casa con il groove di Michael Jackson "Billie Jean" e il giro di synth preso da una bside di un disco che ora neanche ricordo; in quel periodo c'era Santos che viveva vicino al mio paese ed io entrando in contatto con lui gli feci ascoltare la demo e in un pomeriggio di maggio finimmo il pezzo in studio. Dopo quel giorno sono passati quasi 5 mesi ed io in maniera assilante convinsi Santos a far ascoltare il pezzo alla Mantra Vibes etichetta famosissima al periodo dove Santos era il personaggio di punta. Decisero di inserire il pezzo in un progetto che si chiamava "From Ciociaria With Dub" dove si dava spazio a giovani personaggi del posto dove vivevo, un sorta di vetrina per giovani producer. Dopo quasi un anno uscii sul mercato e da subito si fece notare sopratutto da tutti i big djs dell'epoca e da li in poi conosciamo tutti quello che è successo......

Presentarsi al mondo musicale con una hit che ti porta subito ai primi posti delle classifiche deve essere qualcosa di sorprendente e sconvolgente, come hai vissuto quel periodo?

Guarda se devo essere sincero non l'ho vissuto benissimo, nel senso che ero molto giovane con poca esperienza come dj, i mezzi non erano quelli di oggi dove i dj mettono insieme 5 samples e dicono ho fatto una traccia; dietro ogni pezzo c'era uno studio una melodia un groove fatto a mano e non si poteva sbagliare niente perchè dopo una traccia come Psiko Garden tutti si aspettano un'altra bomba ed io non facevo piu di due ep l'anno, ma fortunatamente sono sempre riuscito a mantenere un livello alto nelle produzioni; forse con un management azzeccato oggi ero nell'olimpo dei big djs.

Credimi, credevo fossi straniero, pensavo fossi inglese, in quale città vivi? Come ti senti Italiano nella tua internazionalità?

Haha :)....guarda io vivo a Frosinone in un paese a 50km da Roma dove, da 5 anni a questa parte, sto dando tantissimo per la cultura sia del clubbing che dell'arte e dei live concert, sono il titolare del club di riferimento della zona chiamato Affekt Club dove ogni settimana vengono a suonare sia djs che musicisti da tutto il mondo; penso di essere l'unico della storia di questa citta ad essere riuscito a portare la cultura del clubbing e farlo diventare un posto vivo e non una città sfigata come è sempre stata in passato.

Quanto l'Italia ha influito nelle tue scelte stilistiche? E quanto ti ha dato la tua nazione in cambio?? Te lo chiedo in merito alla questione sulla "fuga dei cervelli" dal nostro paese.

Guarda l' Italia nelle mie scelte stilistiche ha influito molto poco e sopratutto non mi ha mai dato niente in cambio.

Sei uscito su label come Bedrock, Rockets and Ponies, Viva Music e altre grandi etichette, come nascono le tue collaborazioni?

Di solito le mie collaborazioni nascono per caso, l'importante è che quando si fanno c'è il feeling giusto con le persone con cui si va ad operare. E' l'unica cosa che ti puo far riuscire nelle cose.

Hai aperto la tua label, Affekt Recordings, come ci si sente a provare ad intraprendere un percorso personale, stilistico,  musicale? Dove recluti gli artisti della tua scuderia? La voglia di aprire la tua label nasce dall'esigenza di poter "dire la tua"?

Si ci sente benissimo, anche se quando si fanno queste prese di posizione, le persone che prima sembravano fossero al tuo fianco diventano i tuoi migliori nemici, però non rimpiango niente ed ho tanta voglia di lottare per prendermi una spazio nel mondo che conta dando anche voce a tanti artisti e djs giovani. Di solito gli artisti che reclutiamo sono artisti che girano intorno al mio club  o semplicemente artisti che mandano le demo.

Ho ascoltato il tuo nuovo album, il secondo a distanza di quasi 10 anni da Psiko Garden. Come nasce? Quali sono state le tue fonti di ispirazione? Il sound è molto "berlinese" pensi che la techno europea sia "obbligata" a seguire lo stile tedesco?

E' nato lo scorso inverno dopo aver sentito tantissima musica nel primo anno del mio club, è stata questa la mia principale fonte di ispirazione. Dopo circa 12 anni di collaborazione con Santos mi sento assolutamente pronto ad affrontare la mia carriera come produttore da solo avvicinandomi al suono piu techno che è quello che realmente mi piace e molto distante dalle scelte musicali degli artisti che hanno collaborato con me,  "Nefesis" è la conferma; penso sicuramente che tutti abbiano come riferimento Berlino da qualche anno a questa parte è una citta che da tanto ai giovani e sopratutto i tedeschi sono bravi nel marketing e nel portare avanti professionalmente questo lavoro anche se per me la techno è Detroit non Berlino.

Tornando al nostro paese, quali sono gli artisti e le etichette che ti piacciono di più? Come vedi il futuro della scena italiana? 

Non ci sono etichette che mi piacciono, penso che le agenzie di booking italiane siano il male della musica; e sinceramente non vedo un grande futuro per la scena italiana.
Alessandro Gambo

giovedì 17 ottobre 2013

VARIOUS ARTISTS - One Night In Cómeme Vol 3 - Comeme


Essere fuori dagli schemi è sempre stata una prerogativa essenziale di Comeme, etichetta creata e diretta da quell'istrione della musica di Matias Aguayo, che ha sempre cercato di indagare la musica elettronica con quello spirito ridanciano, divertente ed allo stesso tempo "caliente", tipico del' "hacer musica" latinoamericano. Radici amerinde, quindi, che condizionano inevitabilmente l'approccio e quindi il prodotto degli artisti targati Comeme, sempre alla ricerca di quel fil rouge tanto strambo quanto invitante che collega la musica elettronica, essenzialmente classic house e deep house, con elementi e sonorità tipiche della musica tradizionale del Sud America. One Night in Comeme è una raccolta di produzioni figlia della collaborazione tra gli artisti presenti nel roster: vecchie conoscenze come Alejandro Paz, Philipp Gorbachev e l'owner Aguayo ma anche "newcomer" come Ana Helder e Gladkazuka. Perché comprare questa raccolta, mi chiedete? Il motivo risiede nella bellezza stessa delle tracce che la compongono: c'è davvero di tutto e per tutti i gusti!! Se vi piacciono i ritmi latini imbastarditi da una stesura tipicamente tribal, "Sapo De Manga" di Lechuga Zafiro è quello che ci vuole. Se sei invece un dj in cerca di "colpi ad effetto" da inserire nel tuo nuovo dj set dalle venature classic house, beh, le scelte qui sono molteplici: "Duro" di Alejandro Paz potrebbe essere una soluzione soddisfacente, ma anche "De Oporto a Paris" di Matias Aguayo, con il suo incedere sostanzialmente teche, è da tenere seriamente in considerazione. Per non parlare di "El Ritmo del Trabajador" e "Verish", rispettivamente di Alejandro Paz (con la collaborazione di The District Union) e Djs Pareja (con Philipp Gorbachev), tracce di una forza e di una potenza pari solamente al loro essere "freak" ed allo stesso tempo chic! Insomma, una raccolta di hit che sicuramente merita un ascolto prima e l'acquisto poi. Se poi, se proprio non volete dar retta a quel genio di Matias Aguayo, tenete conto che Comeme è distribuita da Kompakt, beh…sapete già cosa dovete fare!


Andrea Thelonious


Tracklist:

01 - Ana Helder - El Groove De Tu Corazon (Matias Aguayo Version)
02 - Gladkazuka - El Untitled (Sano Pantera Version)
03 - Alejandro Paz - Duro (Diegors Un Poquito Mas Dub Version)
04 - Ana Helder - Eat Me (Carisma Version)
05 - Alejandro Paz and The District Union - El Ritmo Del Trabajador
06 - Matias Aguayo - Trabzon
07 - Dany F - El Factor Jack
08 - Matias Aguayo - De Oporto A Paris
09 - Djs Pareja and Philipp Gorbachev - Verish
10 - Ana Helder - Beating Pc
11 - Lechuga Zafiro - Sapo De Manga





martedì 15 ottobre 2013

WILL BERRIDGE - Make a Move Ep - Save You Records

Discosafari - WILL BERRIDGE - Make a Move Ep - Save You Records


A quanto pare il nome Will Berridge, in questa uscita su Save You Records, rappresenta potenza, forte carica espressiva, travolgente ripetizione dei 4/4 in quello che non pare un lavoro meditato ma un immediato prodotto dell’istinto. Mi riferisco in particolare alla traccia che apre questa release, "Make a Move": il pezzo è lì, l’impressione immediata è la traccia stessa. Tratto identificativo, nonché la forza di questa musica, è il fatto di essere immediata espressione di uno stato d’animo, senza grandi studi o riflessioni precedenti; d’altra parte il fine ultimo è chiaro, tanto semplice quanto evidente: fare del movimento, lo dice il titolo dell' intero Ep. Una traccia che si risolve nel momento in cui è ascoltata o ballata. Elementare la struttura, quanto i suoni: il sintetizzatore in primo luogo fa la traccia intera, poi una batteria riverberata e la cassa distorta. Complessivamente house / techno che suscita ricordi e rimembranze più precise, spesso berlinesi, a causa dell’echo del synth sincopato: particolarmente evidente, se volete testare empiricamente tutto questo, nel secondo original, "Metal Works". Questo Ep è l’esempio che per "far muovere" non servono i sofismi o la presunzione di fare una musica d’arte, serve semplicità, qualità della "materia prima" (i suoni) con cui si costruiscono i lavori e capacità di scaldare tale materia prima per trasmettere un’emozione, per "far muovere".


Riccardo Noego


Tracklist:

1. Make a Move
2. Try for us
3. Stacking Options
4. Metal Works
5. Make a Move (Ste Roberts Scotch Egg Remix)




lunedì 14 ottobre 2013

CTEPEO 57 - The Missouri Breaks Ep - Tartelet Records

Discosafari - CTEPEO 57 - The Missouri Breaks Ep - Tartelet Records

Grezzo, caldo, analogico, lievemente distorto questo CTEPEO '57 su Tartelet Records: in prima istanza funk (quantomeno "The Missouri Breaks") e in secondo luogo jazz/soul ("Sputnik I"), la traccia centrale molto più house. Il vecchio caro e tanto amato funk, del quale non riusciamo proprio a liberarci e dal quale continuiamo a trarre grandi ispirazioni per continuare oggi a fare ballare un gruppo di persone che si trovano di fronte ad una consolle. Tutto parte da lì: il Funk. Non sarà un caso che a chi piace la house (quella vera) piaccia anche sua eminenza James Brown. Ecco, la release in questione su Tartelet Records rappresenta uno dei tanti recuperi di frammenti di vissuto funk e jazz, ma con consapevolezza e grande qualità: si sente subito, basta sentire il timbro per qualche secondo, funziona bene. Buoni i campioni in "Sputnik I", tracce croccanti le rimanenti che stimolano immediatamente e valorizzano quella cosa chiamata "groove" che ormai, tra loop triti e ritriti, sembra davvero sepolta nel dimenticatoio e annichilita dall’omologazione che avanza imperterrita.


Riccardo Noego


Tracklist:

A1. The Missouri Breaks
B1. Mono 66
B2. Sputnik I





THESE HIDDEN HANDS - These Hidden Hands - Hidden Hundred


Il tanto atteso (almeno per il sottoscritto) album di These Hidden Hands è finalmente uscito.
Il progetto, nato dalla collaborazione artistica tra Tommy Four Seven e Alain,  è già stato nominato qui su discosafari grazie al singolo di debutto IVY (che compare nell'album). L'album è stampato su Hidden Hundred, etichetta aperta appositamente dai due producer per dar sfogo alla loro vena artistica più viscerale, lontana dal dancefloor e molto più vicina allo spazio infinito della sperimentazione elettronica. L'album, della durata di 45 minuti, è impressionante per il modo in cui i due produttori sono riusciti a mantenere per tutta la sua durata la stessa linea stilistica e lo stesso coinvolgimento emozionale, portando l'ascoltare (assolutamente non il ballerino) in un viaggio dentro sonorità che, spaziando dall'IDM alla Techno, illustrano davvero la musica elettronica nella sua complessità. I pezzi sono undici, l'ambiente è industriale, la cassa (quando c'è) non è mai dritta; noise, suoni sporchi, una voce che ripete incessantemente "When Told": l'album ricorda gli Einstürzende Neubauten e l'industrial noise degli anni 80 a tratti gotici. L'album è perfetto per sonorizzare spazi artistici, è perfetto per la colonna sonora di un film, è perfetto da portare come esempio eclatante di come la musica elettronica possa essere anche "colta"! Difficile definire quale sia la traccia più bella: come anticipato lo stile è unico e permane per tutto l'album, va ascoltato dall'inizio alla fine godendone come se fosse un pezzo solo intervallato da piccole pause. Indubbiamente fanno veramente godere i synth spaziali che si aprono sopra alle ritmiche spezzate ed ai suoni industriali. Un altro grande lavoro ad opera di These Hidden Hands e come già scrissi per il singolo IVY  "il disco è un capolavoro dell'imballabilità che elogia la produzione destinata all'ascolto e allo sconvolgimento delle regole del "tum cha tum cha".


Alessandro Gambo


Tracklist:

01. Trelesire
02. When Told
03. Diesel
04. Untitled
05. Ivy
06. Laika
07. Mollusk
08. Severed
09. Isopod
10. Kheium
11. Hidden




venerdì 11 ottobre 2013

VARIOUS ARTISTS - Kompakt Kollektion 2 - Kompakt


Archiviato il successo della KOLLEKTION 1, Kompakt continua i festeggiamenti per le due decadi di vita regalando proprio in questi giorni ad appassionati e fan della leggendaria etichetta e casa di distribuzione tedesca un nuovo tuffo nei lavori e nelle uscite di questi 20 anni trascorsi a produrre, releasare e far ballare milioni di persone in giro per il mondo al ritmo della musica elettronica. KOLLEKTION 2 è una raccolta di tracce speciale perché riunisce il nuovo e il vecchio, raw stuffes e cosette soft, successi certificati e i "favourites" dell'etichetta: basta scorrere la tracklist per rendersi conto dell'incredibile lavoro svolto dalla Kompakt Crew in quel di Kohl fin dal 1993 e per tutta la durata di questi magici 20 anni, ricolmi di successi, progetti riusciti e soddisfazioni. Closer Musik e Oxia, Jürgen Paape e Steadycam sono hit immortali che schiudono lo scrigno dei ricordi di ogni clubber che si rispetti; Lawrence e Saschienne ci regalano perle vere che è impossibile non apprezzare, senza dimenticare i veri Michael Mayer, Reinhard Voigt o Coma. Insomma, KOLLEKTION 2 è la foto di gruppo di un progetto che per 20 anni ha navigato tra le pieghe del dancefloor trovando sempre la soluzione adatta per tutti i tipi di palati e che oggi più che mai è qui, per noi, visibile in tutta la sua interezza a ricordarci che, a discapito del tempo che passa, la vitalità e la ricerca, figlie della curiosità, sono ottimi elisir di lunga vita.
Alziamo i calici: ad altri 20 di questi anni!


Andrea Thelonious


Tracklist:

01 - Closer Musik - Maria
02 - Terranova - Question Mark feat Tomas Hoffding
03 - Shumi - The Wind and The Sea
04 - Schaeben Voss - Ach Komm
05 - Aril Brikha - Berghain
06 - The Modernist - Pearly Spencer
07 - Saschienne - Grand Cru
08 - Mikkel Metal - Dorant
09 - Walls - Sunporch
10 - Lawrence - Teaser
11 - Who Made Who - Below The Cherry Moon
12 - Coma - Playground Altona
13 - Juergen Paape - So Weit Wie Noch Nie
14 - Ferenc - Yes Sir I Can Hardcore (M. Mayer Rmx)
15 - Juergen Paape - Take That
16 - Steadycam - Knoc Kneed
17 - Reinhard Voigt - Robson ponte
18 - Burger Voigt - Bring Trance Back To Reality
19 - Peter Grummich - Frozen World
20 - Superpitcher - Irre
21 - Koelsch - Loreley
22 - Michael Mayer - Pride Is Weaker Than Love
23 - Perc - Fractal Up
24 - Oxia - Domino







giovedì 10 ottobre 2013

HOUND SCALES - Femen - Fifth Wall Records

Discosafari - HOUND SCALES - Femen - Fifth Wall Records

Per fortuna la Fifth Wall continua a sfornare tracce. L'etichetta di Brooklyn, arrivata alla sua settima release, unisce abilmente stile e ricerca del suono, elementi che rimangono prerogative di questa nuova label che sicuramente (e lo spero) continuerà a sfornare release e tracce che ben uniscono sperimentazione e gusto per la pista. Questa settima release è prodotta dal New Yorkese Hound Scales, alla sua seconda uscita su 5Wall. Il 12 pollici si intitola "Femen" e, come l'artista stesso ha dichiarato, è un album "tributo" a come le donne abbiano influenzato la sua vita; un tributo che da parole si trasforma in suono, nello specifico nel formato techno. L'EP è composto da due tracce originali più due remix. Una sola parola -industriale- descrive appieno l'opera: noise, suoni saturati, synth oscuri, rumori che rimandano -senza false ironie- alle presse di Fiat Mirafiori '80. I remix sono ad opera del giapponese Yuji Kondo e della combo artistica Bleaching Agent (al secolo Mira e Opal Tapes). Il remix di Yuji Kondo è un mix di techno industriale, voci che sussurrano parole incomprensibili e ritmiche spezzate: non c'è niente di allegro, solo tanta oscurità. Il duo Bleaching Agent ha creato un remix più "leggero". L'aria industriale si sposta verso zone più verdeggianti creando le atmosfere giuste per il pezzo più facile all'ascolto e forse -a tratti- anche per il ballo, grazie al synth principale che ci fa entrare in atmosfere deep. Il groove è ben sostenuto, sicuramente è il pezzo più "suonabile" per il dancefloor. Questo EP è fantastico, obbligatorio il suo acquisto, l'unica domanda che sorge spontanea è: cosa mai avranno fatto al buon Hound Scales queste donne per produrre un disco del genere? Evviva le donne!


Alessandro Gambo


Tracklist:

A1. A Clique of Tough Women
A2. Throated
B1. A Clique of Tough Women (Yuji Kondo Remix)
B2. Throated (Bleaching Agent Remix)




venerdì 4 ottobre 2013

Podcast #18 - Clay


Clay started to buy, collect and then play records inspired by the most notorious of the 90's from New York, Chicago and Detroit in his magical, grunge attic! Within a short time he began to play at private parties and then progressed up to the best clubs of that time, such as The Base, Fluid, Pulp, De Sade, Echoes and many others.. In 2005 he started to work with Gloss Club, which enabled him to play with underground artists like Boris Werner, Art Department, Solomun, Margaret Dygas, Ilario Alicante, Jimpster, Droog, Bill Patrick, Laura Jones, Memoryman, Dana Ruh and many others.
With some finished tracks we can foresee that 2013/14 will bring his music efforts to life.

martedì 1 ottobre 2013

L.B. DUB CORP - Unknown Origin - Ostgut Ton


Ostgut Ton presenta "Unknown Origin", l'album di debutto di Luke Slater con il suo moniker L. B. Dub Corp.
Dieci tracce che formano l'intento di ritornare alle origini scavando in profondità nella storia della music dance, formate da una profondità spirituale dub, contrastate da lastre di solida techno ed accompagnate dalle parole del poeta britannico Benjamin Zephaniah.
Brani che non risultano nostalgici ma saldamente radicati nel presente, un inno surreale per i nostri tempi pluralistici capace di trovare saggezza nei campioni e nei reef di piano che spesso lo accompagnano.
L'ennesima dimostrazione di ricerca e solidità che, con un tocco minaccioso, definisce gli standard del futuro celebrando il patrimonio di casa Ostgut Ton.


Tracklist:

Tracklisting CD:

01. Take a Ride feat. Benjamin Zephaniah
02. Nearly Africa
03. Ever and Forever
04. L.B's Dub
05. No Trouble in Paradise
06. I Have a Dream feat. Benjamin Zephaniah
07. Turner's House
08. Generation To Generation
09. Any time will be OK
10. Roller feat. Function

Tracklisting 2x12”:

A1 Ever and Forever
A2 Take a Ride feat. Benjamin Zephaniah
B1 No Trouble in Paradise
B2 Generation To Generation
C1 Nearly Africa
C2 L.B's Dub
D1 Roller feat. Function
D2 Any time will be OK