Ciao
Alex, quando mi hanno detto che ti avrei intervistato mi è subito
venuto in mente l'effetto esplosivo di Psiko Garden sul pubblico. E' un evergreen che tengo sempre in borsa...
Come nasce questo pezzo?
Ciao; si Psiko Garden è un vero e proprio evergreen, ogni volta ti da le emozioni della prima volta. E' nato in una maniera molto semplice, avevo una demo fatta a casa con il groove di Michael Jackson "Billie Jean" e il giro di synth preso da una bside di un disco che ora neanche ricordo; in quel periodo c'era Santos che viveva vicino al mio paese ed io entrando in contatto con lui gli feci ascoltare la demo e in un pomeriggio di maggio finimmo il pezzo in studio. Dopo quel giorno sono passati quasi 5 mesi ed io in maniera assilante convinsi Santos a far ascoltare il pezzo alla Mantra Vibes etichetta famosissima al periodo dove Santos era il personaggio di punta. Decisero di inserire il pezzo in un progetto che si chiamava "From Ciociaria With Dub" dove si dava spazio a giovani personaggi del posto dove vivevo, un sorta di vetrina per giovani producer. Dopo quasi un anno uscii sul mercato e da subito si fece notare sopratutto da tutti i big djs dell'epoca e da li in poi conosciamo tutti quello che è successo......
Presentarsi al mondo musicale con una hit che ti porta subito ai primi posti delle classifiche deve essere qualcosa di sorprendente e sconvolgente, come hai vissuto quel periodo?
Guarda se devo essere sincero non l'ho vissuto benissimo, nel senso che ero molto giovane con poca esperienza come dj, i mezzi non erano quelli di oggi dove i dj mettono insieme 5 samples e dicono ho fatto una traccia; dietro ogni pezzo c'era uno studio una melodia un groove fatto a mano e non si poteva sbagliare niente perchè dopo una traccia come Psiko Garden tutti si aspettano un'altra bomba ed io non facevo piu di due ep l'anno, ma fortunatamente sono sempre riuscito a mantenere un livello alto nelle produzioni; forse con un management azzeccato oggi ero nell'olimpo dei big djs.
Credimi, credevo fossi straniero, pensavo fossi inglese, in quale città vivi? Come ti senti Italiano nella tua internazionalità?
Haha :)....guarda io vivo a Frosinone in un paese a 50km da Roma dove, da 5 anni a questa parte, sto dando tantissimo per la cultura sia del clubbing che dell'arte e dei live concert, sono il titolare del club di riferimento della zona chiamato Affekt Club dove ogni settimana vengono a suonare sia djs che musicisti da tutto il mondo; penso di essere l'unico della storia di questa citta ad essere riuscito a portare la cultura del clubbing e farlo diventare un posto vivo e non una città sfigata come è sempre stata in passato.
Quanto l'Italia ha influito nelle tue scelte stilistiche? E quanto ti ha dato
la tua nazione in cambio?? Te lo chiedo in merito alla questione sulla
"fuga dei cervelli" dal nostro paese.
Guarda l' Italia nelle mie scelte stilistiche ha influito molto poco e sopratutto non mi ha mai dato niente in cambio.
Sei uscito su label come Bedrock, Rockets and Ponies, Viva Music e altre grandi etichette, come nascono le tue collaborazioni?
Di solito le mie collaborazioni nascono per caso, l'importante è che quando si fanno c'è il feeling giusto con le persone con cui si va ad operare. E' l'unica cosa che ti puo far riuscire nelle cose.
Hai aperto la tua label, Affekt Recordings, come ci si sente a provare ad intraprendere un percorso personale, stilistico, musicale? Dove recluti gli artisti della tua scuderia? La voglia di aprire la tua label nasce dall'esigenza di poter "dire la tua"?
Si ci sente benissimo, anche se quando si fanno queste prese di posizione, le persone che prima sembravano fossero al tuo fianco diventano i tuoi migliori nemici, però non rimpiango niente ed ho tanta voglia di lottare per prendermi una spazio nel mondo che conta dando anche voce a tanti artisti e djs giovani. Di solito gli artisti che reclutiamo sono artisti che girano intorno al mio club o semplicemente artisti che mandano le demo.
Ho ascoltato il tuo nuovo album, il secondo a distanza di quasi 10 anni da Psiko Garden. Come nasce? Quali sono state le tue fonti di ispirazione? Il sound è molto "berlinese" pensi che la techno europea sia "obbligata" a seguire lo stile tedesco?
E' nato lo scorso inverno dopo aver sentito tantissima musica nel primo anno del mio club, è stata questa la mia principale fonte di ispirazione. Dopo circa 12 anni di collaborazione con Santos mi sento assolutamente pronto ad affrontare la mia carriera come produttore da solo avvicinandomi al suono piu techno che è quello che realmente mi piace e molto distante dalle scelte musicali degli artisti che hanno collaborato con me, "Nefesis" è la conferma; penso sicuramente che tutti abbiano come riferimento Berlino da qualche anno a questa parte è una citta che da tanto ai giovani e sopratutto i tedeschi sono bravi nel marketing e nel portare avanti professionalmente questo lavoro anche se per me la techno è Detroit non Berlino.
Tornando al nostro paese, quali sono gli artisti e le etichette che ti piacciono di più? Come vedi il futuro della scena italiana?
Non ci sono etichette che mi piacciono, penso che le agenzie di booking italiane siano il male della musica; e sinceramente non vedo un grande futuro per la scena italiana.
Alessandro Gambo