Cosa ti puoi aspettare da un ragazzo di 21 anni che dopo tre anni di lavoro tra vari mix 12", remix e collaborazioni con gli artisti più in voga del momento - e sulle label più raffinate del panorama musicale - viene invitato ad esibirsi ad uno dei festival più importanti d’Europa? Un album raffinato, un live esagerato e personalità da vendere.
Si perché il caro e giovane Nicolas Jaar si mette gli occhiali da vista ed insieme ai suoi tre alfieri fa esplodere il Sonar Dome con un' ora di sexy sound che inchioda i (credo) 2000 presenti alla sua performance, nella sala più scura e sotterranea del Sonar 2011.
Forse gli organizzatori pensavano che fosse il live meno seguito della giornata del giovedì, visto che l’hanno cacciato in gattabuia a sudare, o forse, data l’età, credevano di punirlo con la solita legge della gavetta: fatto sta che così hanno punito anche noi, belli freschi come al solito in attesa di un grande show (che alcuni dei presenti avevano già lungimirantemente vissuto e portato a Milano), costretti poi a sudare e sbavare come cavalli in una sala dove muoversi era un’impresa.
Ma alla fine queste sono solo parole che non servono a nulla perché saremmo comunque stati in prima fila ad ascoltare, ballare ed osservare una delle giovani promesse della musica contemporanea, anche se avesse suonato nel deserto dei Gobi (cit).
Nicolas Jaar ti stupisce con la raffinata armonia delle sue melodie, ti coinvolge gradatamente coi suoi beats, ti spettina con le sue linee di basso. Nicolas Jaar ti colpisce dalla freschezza nel padroneggiare il palco e ti eccita con la sensualità degli accompagnamenti di sax, Nicola Jaar ti ipnotizza con i suoi synth e ti frulla con i solo di chitarra.
E non dite che mi sono fatto prendere dall' entusiasmo: questa non vuole essere una sviolinata partigiana ad un eroe di guerra, ma la certezza di aver trovato l’inizio di un arcobaleno.
posted by Kollektiv Smokeless
Sonar by Day
16.06.2011
Nicolas Jaar (Live)
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