giovedì 21 marzo 2013

SOUTH LONDON ORDNANCE - Revolver - Hotflush

Discosafari - SOUTH LONDON ORDNANCE - Revolver - Hotflush Recordings

Hotflush ha da sempre avuto un attenzione particolare per le novità, per le sonorità davvero innovative. Parlandoci chiaramente, se non sei lungimirante non lanci, in poco più di 3 anni, gente come Jimmy Edgar, Sigha, Mount Kimbie e Looked Groove, senza voler scomodare a tutti i costi il "pezzo da novanta" Joy Orbison, nato e cresciuto artisticamente proprio con la label Made in Uk.
Passati 10 anni ormai dalla sua fondazione, alla luce dei fatti possiamo oggi come oggi tranquillamente considerare la label di Paul Rose aka Scuba come una sorta di "Marchio di Qualità" che lancia nel mercato musicale giovani talenti dal futuro radioso e dalle sonorità principalmente cupe, meltin pot di Uk Bass, Dubstep, UK Garage e Black Music, di cui ogni artista dell'etichetta sembra dare un interpretazione davvero originale e fresca.
South London Ordnance che esce, con il suo EP due tracce "Revolver", su Hotflush  rappresenta però la classica eccezione che conferma la regola. E Vi spiego subito perché.
Cresciuto in pieno boom della nuova scena britannica, S.L.O. non è un debuttante e nemmeno uno sprovveduto, anzi tutt'altro: se avete l'occasione date un ascolto alle uscite su Audio Culture e Well Rounded Records, entrambe datate 2012; vi renderete subito conto che, dal punto di vista delle sonorità, ci troviamo di fronte ad un artista finito, convinto delle sue scelte e della strada da intraprendere, sul filo di lana tra house e techno, con i piedi ben saldi sul dancefloor ma la testa tra le grandi nuvole di un cielo plumbeo.
Perché "Revolver" è l'eccezione di casa Hotflush quindi? Semplice, miei cari: "Revolver" e "Transmission Funk", bombe vere da dancefloor dal gusto vagamente post industrial, con la loro attenzione verso la melodia mantenendo sempre la profondità di suono e la cura per l'arrangiamento tipici del nostro eroe, rappresentano il Manifesto di un artista che la scena vuole far finalmente conoscere al mondo intero; è la consacrazione di un talento che, dopo anni di militanza nell'underground vero e feedback su feedback da tutto il gotha europeo (Benji B, Claude VonStroke Mosca & Jamie XX per citarne alcuni), non poteva più essere nascosto ad honorem, non per debito. 
Avanti così, a farci ballare!

Andrea Thelonious


Nessun commento:

Posta un commento