lunedì 21 novembre 2011

Trentemoller | Reworked/Remixed

Progetto ricco per uno dei pochi artisti che possono vantare a pieno titolo il ruolo di eredi dei vari Tangerine Dream, Klaus Schulze, Neu o Moebius. Come  per questi luminari della musica elettronica la visione "open mind" di Trentemøller fa la differenza sia quando crea la traccia, sia quando la remixa, percorrendo spesso strade diverse e non appoggiandosi  a canoni precostituiti - come spesso accade a molti sopravvalutati new comer della scena elettronica europea.

Ventidue tracce sono davvero tante per essere descritte tutte in un respiro: si tratta comunque di remixes del "nostro", più alcune tracce remixate da ospiti...strepitosi. Parliamo di nomi del calibro di Andrew Weatherall su Silver Surfer, Ghost Rider che fa rivisitazioni in chiave dark anni '80, Unkle che ribalta in chiave indie "Neverglade", brano presente anche nella bellissima versione strumentale originale e nel rmx dello stesso Trentemøller. Citiamo anche Kollectiv Turmstrasse con il remix di "Even though you’re with another girl", uno dei miei favoriti nei djset di quest'anno. Ma le belle scoperte non finiscono qui: c'è il rmx di Too Insistent/ Dw down tempo struggente e malinconico, "No you girl" dei Franz Ferdinand rivisto in chiave funk elettronica con il vocal opportunamente usato per esteso, "White Flash" di Modeselektor  - dove Trentemøller tira fuori il meglio dal suo repertorio di manipolatore dei suoni, "Me Me Me" di Lars and the Hands of Light - dai sapori sixties, chitarre a nastro, atmosfera glamour. Non poteva mancare "Wrong" dei Depeche Mode con il rmx di Trent assolutamente fantastico con un vortice di suoni deliranti, di gran lunga il migliore re-work di questo brano remixato da una valanga di...caproni.
Alla fine Reworked / Remixed è indubbiamente un package di alto spessore, ma manca all’appello qualche altra perla che ci aspettavamo…che arrivi prima o poi anche un volume Due? Lo speriamo.
posted by Bruno Bolla


 Trentemøller - Reworked / Remixed
 In My Room Records
Novembre 2011

mercoledì 16 novembre 2011

Renaissance Man | Renaissance Man Project

Non conoscevo i Renaissance Man e quando mi è arrivato l'album la prima cosa che ho pensato è stata la cricca progressive Renaissance di Dave Seaman e soci. Sono bastati venti secondi per capire che ero fuori strada, ed ho passato una settimana ad ascoltare questo album. Pare che due architetti tra una riga e l'altra (da disegno), abbiamo deciso tre anni fa di dare vita ad un progetto musicale innovativo, "rinascimentale". E ci sono riusciti. Il loro album "Renaissance Man Project", uscito ad Halloween su Turbo Recordings (ah ecco) ha dentro di tutto. Dodici tracce che spaziano dalla electro ("What Do You Do When You Do What You Do"), all'ambient/elettronica/glitch ("Nonsense", Damon Nabru"), al rumore nudo e crudo (Urban Nomad) fino chiaramente alla techno/electro di "Stalker Humanoid" e la bomba "SOS". Un album difficile, non per tutti i palati, indicato solo a chi piace "osare" e da cui si possono trarre spunti interessanti per chi vuole cimentarsi in remix, con una buona dose di creatività. La traccia finale "Knocking Doors" è venti minuti di silenzio: gli amici rinascimentali o hanno lasciato il recorder accesso oppure qualche "riga" in effetti c'è scappata veramente...
posted by Edoardo Grandi
 
Renaissance Man - Renaissance Man Project
Turbo rec 2011

mercoledì 9 novembre 2011

We Got Hands Stories #1

We Got Hands Stories, rubrica per Discosafari
Prima puntata di WE GOT HANDS stories, la rubrica di Discosafari che ti racconta di gente che fluttua su un mare di vinili e atterra violenta dentro ritmiche spezzate e contorte: qui parliamo di Dj e producer da tutto il mondo.

WGHS stories parla di quelli che ti fanno muovere la testa e il culo, ti fanno pensare di rimbalzare dentro una palla di suono e ti entrano nello stomaco dal basso col kick della 808. Sono quelli del crate digging, che cercano il sample e se lo suonano come se l'avessero scritto loro. A WGHS stories si parla di macchine, campionatori, vinili, laptop e live set che ti pettinano.

WGHS stories è la parte acculturata e raffinata della serata We Got Hands, dove non si parla, non si scrive, ma si suona con le mani, con la testa, senza sosta.
Quest'anno ci si sposta al Toilet (Milano), un mercoledì al mese, ogni volta ospiti diversi, selezionati con cura, producer e dj da qualsiasi luogo.

Inauguriamo oggi con uno showcase di un'etichetta belga che ha stretto amicizia con l'italo-berlinese Error Broadcast: Vlek Records.
Ci porta due bombe atomiche del suo roster pauroso, Cupp Cave e Squeaky Lobster, entrambe live set. Squeaky lo potete assaggiare nel suo esclusivo mixie per PTW School .
Vlek produce vinili, produce cassette, fa le copertine a mano in serigrafia in serie limitatissima, esce con un disco ed è tutto sold out nel giro di una giornata.

A WGHS si inizia con i beat morbidi e dance del resident Fitness Bitch, si chiude con dj guest, che per l'inaugurazione sarà Pigro on Sofa: Dj Bergamasco appuntito come una scheggia di vetro impazzito, spazia dal break beat all'hip hop muovendosi tra cdj e vinili come se fossero strumenti a percussione.

Poi sapete perché il Toilet si chiama così? Io non ci credevo appena arrivato a Milano. Ci si becca la!
posted by Il Grande Michele Lafiandra

Mercoledi 09.11.2011
h 23.00 - 02.00
WE GOT HANDS - 2° season opening party
VLEK records Showcase
 @Toilet Club - v. Lodovico il Moro, 171 Milano

domenica 6 novembre 2011

Felabration | Report

Ph. Lidia Edith Monge Arias -  lidiamonge@hotmail.com
Felabration è un memorial celebrato in tutto il mondo dedicato al grande musicista nigeriano Fela Anikulapo Kuti (1938-1997). Quest'anno, per la prima volta, è stato celebrato anche in Italia con concerti, dj set, mostre e letture dedicate a Bologna (14 ottobre), Torino (28 ottobre), Milano (29 ottobre) e a Roma (31 ottobre).
Il Concept Store Serendeepity, in collaborazione con FunkInMilano, ha dedicato il pomeriggio di Sabato 29 Ottobre alla passione per la musica Afrobeat, ma anche afro-funk, afro-rock, boogie, disco, afro-latin: un momento di approfondimento e riscoperta in cui gli spazi del negozio sono stati allestiti in onore di Fela e i visitatori si sono lasciati andare al ritmo dei vinili e alle .... birrette offerte per l'occasione.

Djset by:
\\ Matteo FunkInMilano \\
Matteo, con il collettivo FunkInMilano, è attivo nella scena funk milanese da circa 15 anni. Dj e appassionato di funk, disco, afro, latin, e musica nera in generale, ha collezionato dischi da almeno quattro continenti; ha iniziato ad interessarsi alla musica africana e afro-colombiana da diversi anni. Attualmente è resident della serata Funkish! presso lo Zoom Bar, e delle serate Funky Dip presso l'Arci Biko (presso il quale si terrà il party notturno del Felabration). Ha suonato regolarmente in Circoli Arci quali Magnolia e Ortosonico, e in svariati club, spazi e one night a Milano, Roma e Bologna e anche all'estero, come nel prestigioso Danny's di Chicago, vero e proprio punto di riferimento della scena funk e disco della città.

\\ NdujaBitz \\
Orlando Cacciola aka NdujaBitz è un collezionista di vinili ed esperto di funk, soul, afrobeat, latin. Da anni suona i dischi in vari club nazionali e internazionali; organizzatore di concerti ed eventi tra cui Shaolin Temple Defender, Kokolo, Funkallisto, Felabration Italia, SuperAfroSoul, è anche dj e speaker radiofonico e conduce Black Mama Radio Show, in onda sul circuito di Radio Popolare prima e ora su Radio Città Del Capo. Ha intervistato artisti come Ebo Taylor, Seun Kuti, Ray Lugo e dirige il sito musicale FunkU.it. Musicista, percussionista specializzato in musica pop e afrocubana si diletta anche con la computer music creando sonorizzazioni per il teatro e la danza, tra gli altri ha suonato e registrato per Geoff Westley, Arnaldo Vacca, Javier Girotto, Max Luna III.

Per ascoltare il Djset CLICCA QUI



Felabration @ Serendeepity Concept Store Milano, 29.10.2011 
Ph. Lidia Edith Monge Arias -  lidiamonge@hotmail.com

giovedì 3 novembre 2011

Florence + The Machine | Ceremonials


Ho scoperto Florence + The Machine compiendo il mio rituale rastrellamento di musica dalla mia amica Laura. Mi regala l’album dicendomi “questo ti piacerà di sicuro, non lo mollerai più”. E così è stato. Quel cd è stato ascoltato, consumato, vissuto, strapazzato, diventando il mio “buongiornomondo” per più di un anno e la colonna sonora di mille situazioni.
Florence and the Machine, nasce dall’unione della voce di Florence Welch e un gruppo di artisti che collaborano con lei al fine di creare musica su misura per la sua voce.

Florence Leontine Mary Welch nasce a Londra il 28 agosto 1986. La madre, scrittrice e assidua frequentatrice dello Studio 54, il padre un noto pubblicitario, il nonno vice-direttore del Daily Telegraph. A scuola era il “personaggio strano” che leggeva Poe e Jack The Ripper, ascoltava i Velvet Underground e faceva disegni gotici. Ma oggi è felice e ammette: “è davvero il mio lavoro ideale” dice “amo cantare, amo ballare, amo suonare la batteria. Il fatto che qualcuno mi paghi per farlo è davvero incredibile”. Si avvicina alla musica all’età di 13 anni ascoltando band come Hole, Nirvana, Green Day, Kate Bush, Annie Lennox e The Velvet Underground. Nel 2006, dopo aver cantato con i Toxic Cockroaches e gli Ashok, decide di scrivere i propri pezzi e creare una band tutta sua collaborando con Robert Ackroyd alla chitarra, Christopher Lloyd Hayden alla batteria, Isabella Summers alla tastiera, Mark Saunders al basso e Tom Monger all’arpa.
Il gruppo comincia a farsi notare nei piccoli locali di Londra con il nome Florence Robot is a Machine fino a che Mairead Nash, una delle componenti del duo Queens of Noize, decide di far da manager al gruppo.
Frutto di questa collaborazione è l’album di esordio, “Lungs”, datato 2009 (cui seguono versioni acustiche di alcuni brani, peraltro fantastiche, e qualche nuova traccia come “Heavy in your Arms” scelta come colonna sonora per uno degli episodi della saga di Twilight), pregno di immagini gotiche e voli di fantasia, è fatto di arpe, cori, percussioni, quartetti d’archi, sottili influenze elettroniche, fra i silenzi, parla d’amore, di morte, di sangue, luna, vetri rotti, sentieri, stelle, caffè, acqua ...
Nel luglio 2010 sono fra gli artisti ospiti del Milano Jazz’n Festival, sul palco insieme a Paolo Nutini. Inutile dire che ne rimango ancora maggiormente affascinata. La chioma rossa di Florence, vestita di bianco, tiene il palco muovendosi come una fattucchiera, con quella voce naturalmente potente e infinita.

Per fortuna, il 31 ottobre la (mia) trepidante attesa è finita. Dopo due anni di silenzio, o quasi, Florence + The Machine ritorna con un nuovo album, “Ceremonials”. Le dichiarazioni rilasciate prima della pubblicazione del nuovo disco, lasciavano già presagire l’atmosfera mistica del lavoro
“il secondo disco sarà molto più dark del precedente, si parlerà di aldilà, di presenze, di cari defunti che ritornano in sogno e fantasmi. Mi trovo in un momento in cui sono piena di metamorfosi, è come se volessi conoscere meglio la parte oscura”
Florence Welsh, in un’intervista ha confessato che il primo singolo estratto dal nuovo album, “Shake it Out”, è stato scritto in un momento di post-sbornia, momenti nei quali lei stessa ammette
“You’re lucid, but you’re not really there. You’re floating through your own thougts, and you can pick out what you need. I like those weird connections in the universe. I feel that life’s like a consistent acid trip, those times when things keep coming back”.
Quando ho scartato il nuovo album ero eccitata come una bambina al parco giochi in attesa di addentare la nuvola rosa di zucchero filato. Poi, finalmente, le cuffie del mio iPod hanno iniziato a trasmettere la prima traccia, poi la seconda, dritte fino alla dodicesima. Partito un brano acceleravo la riproduzione, memorizzavo le note ricorrenti, acciuffavo qualche parola, poi saltavo alla traccia successiva...

Unica eccezione per “What the water gave me”, ascoltata a ripetizione in anteprima su Youtube. Le prime note sono già, per me, pura energia, mi solleticano i nervi. Il video è una liberazione, un collage dei momenti della registrazione, un’esaltazione di quella voce che, quando inizi a percepirne le vibrazioni, non puoi far altro che muovere le tue labbra per catturarne l’energia.
“I want my music to sound like throwing yourself out of a tree, or raff a tall building, or as if you’re being sucked down into the ocean and you can’t breathe. It’s something overwhelming and all-encopassing that fills you up, and you’re either going to esplode with it, or you’re just going to disappear”
Sì, questo è esattamente quello che si prova! Torna presto a trovarci a Milano.

P.S. se vi piace Florence, come piace a me, andate da Serendeepity e chiedete di “Austra” e “Barbara”, non ve ne pentirete!
posted by Rirri


Florence + The Machine - Ceremonials
2011